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Qualche sera fa abbiamo partecipato a una serata di degustazione organizzata a Orosei dal nostro amico Andrea Corimbi. Il protagonista della serata era la Malvasia di Bosa. Si tratta di un vitigno che mi ha sempre affascinato e su cui volevo imparare di più.

I vini in degustazione erano quelli di Roberto Zarelli, titolare di Zarelli Vini, una cantina di Magomadas (OR). Roberto ci ha presentato i suoi prodotti, e ha presentato la sua originale filosofia aziendale, caratterizzata dalla volontà precisa di puntare sull’innovazione, senza guardare troppo né indietro né intorno. Per citare le sue parole, “la tradizione si costruisce.” La degustazione è stata guidata dallo stesso Roberto e dal sommelier Ivan Deriu, ed è stata accompagnata da piatti preparati specialmente per l’occasione. Ecco dunque le mie note di assaggio, complete di abbinamenti.

 

Inachis Malvasia Planargia IGT 2015

Degustazione Malvasia di Bosa

Il nome “Inachis” significa in sardo “farfalla”. Con questa premessa affascinante e un packaging molto particolare che non svela il contenuto della bottiglia, scopro nel bicchiere un giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Fiori bianchi, erbe aromatiche e balsamiche, e miele. Al naso si percepisce già anche un’evidente mineralità: caratteristica specifica della zona collinare calcarea che ospita i vigneti da cui si ottiene l’Inachis. All’assaggio, un sapore secco intenso e persistente si accompagna ad acidità, sapidità e a un’elegante morbidezza.

Questo vino può raggiungere fino a 15 anni di invecchiamento. Noi l’abbiamo assaggiato accompagnato da uno squisito pollo agli agrumi.

Ardesia Malvasia Nera 2015

Questa Malvasia a bacca rossa fa 6 mesi in botti di legno di secondo passaggio. Di color rosso rubino intenso con riflessi violacei, conquista subito al primo sguardo. Al naso compare subito un frutto rosso maturo, erbe aromatiche, spezie e un delicato sentore erbaceo. Secco, caldo, morbido, con un tannino marcato ma molto elegante che si fa sentire sorso dopo sorso, e una sapidità che invita a un altro sorso. Insieme a questo vino abbiamo degustato un piatto di salumi e formaggi della zona di Orosei, presentato insieme a salsine artigianali.

Malvasia di Bosa Doc Dolce Naturale Licoro 2013

Malvasia di Bosa degustazione

Un vino dolce ottenuto al 100% con Malvasia di Bosa, invecchiato per 2 anni in presenza di lieviti flor. Nel bicchiere il suo colore è dorato intenso, tendente al ramato. Al naso, albicocca, miele, mandorla, erbe aromatiche, agrumi e gigli selvatici. In bocca, un sapore intenso e persistente, con una gradevole acidità.  Abbiamo accompagnato il sapore fine e vellutato di questa Malvasia con una selezione di pasticcini tipici sardi.

Una serata durata tre ore, ma volata come fossero 15 minuti, che ci ha dato l’ispirazione per visitare presto Bosa, alla scoperta delle sue magie storiche, naturali e vinicole.

 

Qualche sera fa abbiamo partecipato a una serata di degustazione organizzata a Orosei dal nostro amico Andrea Corimbi. Il protagonista della serata era la Malvasia di Bosa. Si tratta di un vitigno che mi ha sempre affascinato e su cui volevo imparare di più.

I vini in degustazione erano quelli di Roberto Zarelli, titolare di Zarelli Vini, una cantina di Magomadas (OR). Roberto ci ha presentato i suoi prodotti, e ha presentato la sua originale filosofia aziendale, caratterizzata dalla volontà precisa di puntare sull’innovazione, senza guardare troppo né indietro né intorno. Per citare le sue parole, “la tradizione si costruisce.” La degustazione è stata guidata dallo stesso Roberto e dal sommelier Ivan Deriu, ed è stata accompagnata da piatti preparati specialmente per l’occasione. Ecco dunque le mie note di assaggio, complete di abbinamenti.

 

Inachis Malvasia Planargia IGT 2015

Degustazione Malvasia di Bosa

Il nome “Inachis” significa in sardo “farfalla”. Con questa premessa affascinante e un packaging molto particolare che non svela il contenuto della bottiglia, scopro nel bicchiere un giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Fiori bianchi, erbe aromatiche e balsamiche, e miele. Al naso si percepisce già anche un’evidente mineralità: caratteristica specifica della zona collinare calcarea che ospita i vigneti da cui si ottiene l’Inachis. All’assaggio, un sapore secco intenso e persistente si accompagna ad acidità, sapidità e a un’elegante morbidezza.

Questo vino può raggiungere fino a 15 anni di invecchiamento. Noi l’abbiamo assaggiato accompagnato da uno squisito pollo agli agrumi.

Ardesia Malvasia Nera 2015

Questa Malvasia a bacca rossa fa 6 mesi in botti di legno di secondo passaggio. Di color rosso rubino intenso con riflessi violacei, conquista subito al primo sguardo. Al naso compare subito un frutto rosso maturo, erbe aromatiche, spezie e un delicato sentore erbaceo. Secco, caldo, morbido, con un tannino marcato ma molto elegante che si fa sentire sorso dopo sorso, e una sapidità che invita a un altro sorso. Insieme a questo vino abbiamo degustato un piatto di salumi e formaggi della zona di Orosei, presentato insieme a salsine artigianali.

Malvasia di Bosa Doc Dolce Naturale Licoro 2013

Malvasia di Bosa degustazione

Un vino dolce ottenuto al 100% con Malvasia di Bosa, invecchiato per 2 anni in presenza di lieviti flor. Nel bicchiere il suo colore è dorato intenso, tendente al ramato. Al naso, albicocca, miele, mandorla, erbe aromatiche, agrumi e gigli selvatici. In bocca, un sapore intenso e persistente, con una gradevole acidità.  Abbiamo accompagnato il sapore fine e vellutato di questa Malvasia con una selezione di pasticcini tipici sardi.

Una serata durata tre ore, ma volata come fossero 15 minuti, che ci ha dato l’ispirazione per visitare presto Bosa, alla scoperta delle sue magie storiche, naturali e vinicole.

 

Qualche sera fa abbiamo partecipato a una serata di degustazione organizzata a Orosei dal nostro amico Andrea Corimbi. Il protagonista della serata era la Malvasia di Bosa. Si tratta di un vitigno che mi ha sempre affascinato e su cui volevo imparare di più.

I vini in degustazione erano quelli di Roberto Zarelli, titolare di Zarelli Vini, una cantina di Magomadas (OR). Roberto ci ha presentato i suoi prodotti, e ha presentato la sua originale filosofia aziendale, caratterizzata dalla volontà precisa di puntare sull’innovazione, senza guardare troppo né indietro né intorno. Per citare le sue parole, “la tradizione si costruisce.” La degustazione è stata guidata dallo stesso Roberto e dal sommelier Ivan Deriu, ed è stata accompagnata da piatti preparati specialmente per l’occasione. Ecco dunque le mie note di assaggio, complete di abbinamenti.

 

Inachis Malvasia Planargia IGT 2015

Degustazione Malvasia di Bosa

Il nome “Inachis” significa in sardo “farfalla”. Con questa premessa affascinante e un packaging molto particolare che non svela il contenuto della bottiglia, scopro nel bicchiere un giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Fiori bianchi, erbe aromatiche e balsamiche, e miele. Al naso si percepisce già anche un’evidente mineralità: caratteristica specifica della zona collinare calcarea che ospita i vigneti da cui si ottiene l’Inachis. All’assaggio, un sapore secco intenso e persistente si accompagna ad acidità, sapidità e a un’elegante morbidezza.

Questo vino può raggiungere fino a 15 anni di invecchiamento. Noi l’abbiamo assaggiato accompagnato da uno squisito pollo agli agrumi.

Ardesia Malvasia Nera 2015

Questa Malvasia a bacca rossa fa 6 mesi in botti di legno di secondo passaggio. Di color rosso rubino intenso con riflessi violacei, conquista subito al primo sguardo. Al naso compare subito un frutto rosso maturo, erbe aromatiche, spezie e un delicato sentore erbaceo. Secco, caldo, morbido, con un tannino marcato ma molto elegante che si fa sentire sorso dopo sorso, e una sapidità che invita a un altro sorso. Insieme a questo vino abbiamo degustato un piatto di salumi e formaggi della zona di Orosei, presentato insieme a salsine artigianali.

Malvasia di Bosa Doc Dolce Naturale Licoro 2013

Malvasia di Bosa degustazione

Un vino dolce ottenuto al 100% con Malvasia di Bosa, invecchiato per 2 anni in presenza di lieviti flor. Nel bicchiere il suo colore è dorato intenso, tendente al ramato. Al naso, albicocca, miele, mandorla, erbe aromatiche, agrumi e gigli selvatici. In bocca, un sapore intenso e persistente, con una gradevole acidità.  Abbiamo accompagnato il sapore fine e vellutato di questa Malvasia con una selezione di pasticcini tipici sardi.

Una serata durata tre ore, ma volata come fossero 15 minuti, che ci ha dato l’ispirazione per visitare presto Bosa, alla scoperta delle sue magie storiche, naturali e vinicole.