“C’era una volta una volpe bellissima, dal pelo colorato e lucente che vagava per l’isola di Sardegna in cerca di una casa comoda. Un luogo di grande bellezza che rendesse onore alla propria eleganza. Ecco che un giorno arrivò in una vigna su una collina e fu rapita dalla dolcezza del tramonto. Un luogo di nome Marreri.”
Mari e Giovanni sono una coppia di cari amici, e una domenica d’inverno sono venuti a pranzo da noi. Mari mi aveva già parlato del vino di suo padre, risultato di un sogno che per anni era stato rimandato a causa di impegni professionali. Quel giorno, Mari portò con sé una bottiglia da condividere con noi e, tra piatti e chiacchiere, abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare un prodotto che rappresenta bene l’essenza del miglior vino nuorese e del suo territorio.
Purtroppo il padre di Mari, Giovanni Mariani, detto Giannetto, è scomparso poco tempo dopo questo incontro. Molto dedicato al suo lavoro di medico, Giannetto era anche una persona nota e amata nel suo vicinato. Aveva ereditato da suo nonno (Manneddu Pippanu) il terreno che oggi ospita i vigneti da cui nasce il suo vino, Su Mariane (che, in sardo, significa “La volpe”). L’appezzamento si trova nella località di Coghinas o Cochinas, nella vallata di Marreri, appena fuori Nuoro, tipica per i suoi vigneti.
Il terreno è servito da acqua di irrigazione per tutto l’anno, e recentemente è stato messo in opera un sistema a goccia. Non vengono usati diserbanti o concimi chimici, e invece a protezione della vigna sono stati piantai gelsi, noci, mandorli e carrubi. La vigna vecchia è stata espiantata nel 2012, e la nuova vigna ospita un 90% di Cannonau, un 5% di Cabernet e un 5% di Syrah. È proprio in queste proporzioni che, nel 2014, inizia la produzione di Su Mariane.
Come mi racconta Mari, la famiglia Mariani segue una filosofia di produzione centrata sul rispetto per l’ambiente e sulla ricerca della qualità e dell’autenticità. Perciò la produzione è ridotta: 1,5 kg d’uva per ceppo, che danno al massimo 10.000 bottiglie.
Una volta versato nel bicchiere, osserviamo un colore rubino brillante. Al naso i profumi fruttati e floreali ci regalano il ricordo della ciliegia, della mora e dei lamponi. Un insieme di aromi complessi, dove la rosa e la viola sono sempre presenti, con un sentore finale di erbe aromatiche. All’assaggio, Su Mariane è intenso e persistente. I tannini emergono in maniera elegante e armonica. Ottimo come accompagnamento di formaggi stagionati o di carni rosse.